Eva Pickova *
Di nuovo l’orrore ha colpito il ghetto,
un male crudele che ne scaccia ogni altro.
La morte, demone folle brandisce una gelida falce
Che decapita intorno le sue vittime.
I cuori dei padri battono oggi di paura
E le madri nascondono il viso nel grembo.
La vipera del tifo strangola i bambini..
E preleva le sue decime dal branco.
Oggi il mio sangue pulsa ancora,
ma i miei compagni mi muoiono accanto.
Piuttosto di vederli morire
Vorrei io stesso trovare la morte.
Ma no, mio Dio, noi vogliamo vivere!
Non vogliamo vuoti nelle nostre file.
Il mondo è nostro e noi lo vogliamo migliore.
Vogliamo fare qualcosa. E’ vietato morire!
* Eva Pickova nata il 15.5.29, morta il 18.12.43 ad Auschwitz.
La poesia è tratta da: “Terezin - I Disegni e le Poesie dei Bambini nel Campo di Sterminio”,
pubblicato nel 1982, Associazione Italo-Czeca in occasione della mostra itinerante italiana
dei disegni, adesso in mostra permanente al Museo Ebraico di Praga.
I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere davvero pericolosi.
Sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e obbedire senza discutere... Occorre dunque essere diffidenti con chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione, ossia i capi carismatici: dobbiamo essere cauti nel delegare ad altri il nostro giudizio e la nostra volontà.
PRIMO LEVI
Sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e obbedire senza discutere... Occorre dunque essere diffidenti con chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione, ossia i capi carismatici: dobbiamo essere cauti nel delegare ad altri il nostro giudizio e la nostra volontà.
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