Chioggia.

Chioggia.
Canal Vena, ponte Zitelle.

domenica 3 maggio 2009

Letture




Liberare la crescita. 300 decisioni per cambiare la Francia.

Presieduta da Jacques Attali e convocata su richiesta del presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy e del primo ministro Francois Fillon, la Commission pour la libération de la croissance française ha svolto un complesso lavoro di analisi per esaminare le condizioni atte alla liberazione della crescita francese.
Per sei mesi quarantatre personalità di diversa provenienza, cultura e sensibilità hanno incontrato centinaia di professionisti, sia della pubblica amministrazione sia delle imprese e attività private, vagliato i suggerimenti ricevuti via Internet ed esaminato le esperienze straniere.
La diagnosi è stata chiara: in un mondo caratterizzato da un forte dinamismo, la Francia accumula ritardo. La sua posizione mondiale è indebolita ed è seriamente in discussione la prosperità dei suoi cittadini, attuali e futuri. Un paese che fa fatica ad attivare una moderna economia della conoscenza e un sistema gravato dall’eccessivo debito pubblico, con un’istruzione che, all’estero, non è presa abbastanza sul serio. Se non fosse la Francia, come viene descritta nel Rapporto della Commissione, si tratterebbe certamente dell’Italia.
La Commissione ha prodotto un corpus di 316 suggerimenti coerenti, atti a stimolare la crescita senza aumentare la spesa pubblica. Si va dalle decisioni con conseguenze di lungo termine a quelle di brevissimo, secondo un ferreo rapporto di priorità, che parte dalla conoscenza, passa per la concorrenza e lo stimolo allo sviluppo dei settori innovativi e giunge alle infrastrutture. Il testo, scrive lo stesso Attali, “non è un inventario dal quale un governo potrebbe piluccare a piacimento, né tanto meno un concorso per idee originali, condannate a restare ignorate. È un insieme coerente, le cui singole parti sono articolate tra di loro, i cui singoli elementi costituiscono la chiave di successo del tutto”.
In considerazione delle analogie riscontrate con la Francia, la metodologia d’intervento appare risolutiva anche per l’Italia che si trova ad affrontare una sfida altrettanto decisiva. “Le coraggiose riforme strutturali delle quali c’è bisogno, in Italia come negli altri paesi dell’Europa continentale, per vincere le sfide della globalizzazione”, scrivono Bassanini e Monti – membri della Commissione Attali, “hanno bisogno non soltanto di governi dotati di forti poteri e di maggioranze parlamentari larghe e coese; ma ancor più di leadership determinate e autorevoli e di un ampio sostegno bipartisan”.
L’autore
Jacques Attali, nato in Algeria nel 1943, intellettuale, economista, filosofo, storico, ha insegnato Economia teorica all'École Polytechnique e all'università Paris-Dauphine. Dal 1981 al 1991 è stato consigliere economico di François Mitterrand, poi fondatore e presidente della Bers, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo dell'Europa dell'Est.Editorialista de "Express", è autore di decine di libri, tradotti in più di venti lingue, tra cui saggi, romanzi, racconti per l'infanzia, biografie e opere teatrali.

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