Chioggia.

Chioggia.
Canal Vena, ponte Zitelle.

giovedì 9 luglio 2009

Ci ha lasciati Dino Coltro


Dall' Arena di Verona del 4 luglio 2009:


Addio a Dino Coltro, l'ultimo cantore del mondo agricolo.

Dino Coltro è morto a 79 anni nella sua casa di Cadidavid. Da un po' non stava bene e negli ultimi giorni le sue condizioni erano peggiorate. Nato a Strà di Coriano d'Albaredo d'Adige il 2 novembre del 1929 è stato scrittore e poeta. Figlio di contadini, è riuscito con molti sacrifici a diventare maestro elementare, e dal 1970 al 1990 è stato direttore didattico a San Giovanni Lupatoto, dove ha vissuto gran pèarte della sua vita. Si è dedicato allo studio delle antiche tradizioni popolari veronesi e venete, pubblicando una trentina di libri e il famosissimo «Lunario Veneto». Per il suo lavoro ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui il Premio Sirmione-Catullo, la Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica al merito educativo e culturale e la laurea honoris causa in Scienze della Formazione, ricevuta nel 2005 dall'Università di Verona.

Tra i suoi libri:
I lèori del socialismo (1973)
Sloti de tera (1977)
Leggende e racconti popolari del Veneto (1982)
Paese perduto (1982)
Un proverbio al giorno (1985)
Fole lilole (1987)
Cante e cantàri (1988)
Stagioni contadine (1988)
L’Adige (1989)
Piero Bailon che con on giro de baile girava on campo (1989)
La nostra polenta quotidiana (1990)
Il temporario (1993)
Santi e contadini (1994)
Parole perdute (1995)
Il parlar adesante (1996)
Memoria del tempo contadino (1997)
L’altra cultura (1998)
L’altra lingua (2001)
La cucina tradizionale veneta (2002)
Dio non paga al sabato (2004)
Rivalunga (2004)
Quatro ciacole con Barbarani (2006)
Gnomi, anguane e basilischi (2006)
La terra e l’uomo (2006)

Saluto con stima l'uomo, il maestro, l'intellettuale e con affetto un grande modello di Direttore Didattico.

2 commenti:

  1. "al momento in cui si nasce, invecchiare e poi morire diventa inevitabile. E' così. Non serve a niente dirsi che non è giusto, che dovrebbe essere diverso."
    ("OM 365 meditazioni quotidiane
    del DALAI LAMA")

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  2. il libro Santi e Contadini mi ha accompagnato durante la malattia terminale di mio marito, ogni giorno, fra le tante cure, sempre domestiche, c'era la lettura dl Santo del Giorno. Avevo la copia regalatami da mia madre. Volli regalarlo, ma non c'erano più copie. Telefonai a Dino Coltro, che non conoscevo di persona (beati elenchi telefonici di prima dei cellulari). Gli raccontai di mia madre, di me che ero stata delle Acli, lo era stato anche lui, ma non ci conoscemmo al tempo, gli dissi di mio marito e della compagnia che ci aveva fatto il suo libro, ricco di storia contadina, di letteratura... Mi disse non ci sono più copie in circolazione ed io "sono malato", venga a trovarmi, ne ho due copie, una è per lei. Ma venga presto, sono molto malato. Ero ancora immersa nella cura domestica, questa volta di mia madre e non feci in tempo. Di lì a qualche mese Dino Coltro morì e me ne rammaricai moltissimo. Un giorno alla Feltrinelli di Mestre lo vidi esposto e mi commossi, lo vissi come il dono di chi non muore. Grazie Dino Coltro, grazie, un abbraccio a chi ti ha amato e condiviso con te il lavoro e le speranze. Leda Cossu di Venezia-Mestre

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